意大利语阅读学习:《达芬奇密码》第四章(01)
分类: 意大利语
时间: 2019-01-18 14:19:29
作者: 全国等级考试资料网
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Il capitano Bezu Fache camminava come un toro incollerito, con le spal-le dritte e il mento piantato nel petto. Aveva i capelli neri e lucidi, pettinati all’indietro, con un ciuffo centrale dall’attaccatura simile alla punta di una freccia, che divideva in due ben distinte parti la fronte sporgente e lo pre-cedeva come la prua di una nave da guerra. Mentre avanzava, i suoi occhi
scuri parevano scavare la terra davanti a lui e davano un’impressione di fe-rocia che corrispondeva alla sua fama di severità in ogni cosa.
Langdon seguì il capitano lungo la famosa scalinata di marmo che por-tava nell’atrio sotterraneo, sotto la piramide di vetro. Mentre scendevano, passarono accanto a due agenti della polizia giudiziaria armati di mitra-gliette. Il messaggio era chiaro: questa notte nessuno entra, nessuno esce senza il permesso del capitano Fache.
Scendendo sotto il livello del terreno, Langdon provò un crescente al-larme. La presenza di Fache era tutt’altro che rassicurante e il Louvre, a quell’ora della notte, aveva un aspetto sepolcrale. La scala, come quella di certi cinematografi, era illuminata da sottili strisce di luce incassate nell’al-zata dello scalino. Langdon sentiva i propri passi echeggiare sul vetro, in alto. Alzò gli occhi e vide svanire oltre il tetto trasparente qualche ricciolo di nebbia illuminata, proveniente dalle fontane.
?Lei approva?? chiese Fache, indicando col mento la piramide.
Langdon sospirò. Non aveva più voglia di giocare. ?Sì, la vostra pirami-de è magnifica.?
Fache brontolò: ?Una ferita sulla faccia di Parigi?.
Il capitano Bezu Fache camminava come un toro incollerito, con le spal-le dritte e il mento piantato nel petto. Aveva i capelli neri e lucidi, pettinati all’indietro, con un ciuffo centrale dall’attaccatura simile alla punta di una freccia, che divideva in due ben distinte parti la fronte sporgente e lo pre-cedeva come la prua di una nave da guerra. Mentre avanzava, i suoi occhi
scuri parevano scavare la terra davanti a lui e davano un’impressione di fe-rocia che corrispondeva alla sua fama di severità in ogni cosa.
Langdon seguì il capitano lungo la famosa scalinata di marmo che por-tava nell’atrio sotterraneo, sotto la piramide di vetro. Mentre scendevano, passarono accanto a due agenti della polizia giudiziaria armati di mitra-gliette. Il messaggio era chiaro: questa notte nessuno entra, nessuno esce senza il permesso del capitano Fache.
Scendendo sotto il livello del terreno, Langdon provò un crescente al-larme. La presenza di Fache era tutt’altro che rassicurante e il Louvre, a quell’ora della notte, aveva un aspetto sepolcrale. La scala, come quella di certi cinematografi, era illuminata da sottili strisce di luce incassate nell’al-zata dello scalino. Langdon sentiva i propri passi echeggiare sul vetro, in alto. Alzò gli occhi e vide svanire oltre il tetto trasparente qualche ricciolo di nebbia illuminata, proveniente dalle fontane.
?Lei approva?? chiese Fache, indicando col mento la piramide.
Langdon sospirò. Non aveva più voglia di giocare. ?Sì, la vostra pirami-de è magnifica.?
Fache brontolò: ?Una ferita sulla faccia di Parigi?.