“Occhiacci di legno, perché mi guardate?“Nessuno rispose.Allora, dopo gli occhi, gli fece il naso; ma il naso, appena fatto, cominciò a crescere: e cresci, cresci, cresci diventò in pochi minut
Restavano sempre da fare le gambe e i piedi. Quando Geppetto ebbe finito di fargli i piedi, sentì arrivarsi un calcio sulla punta del naso.“Me lo merito!“ disse allora fra sé. “Dovevo pensarci
1. Come andò che Mastro Ciliegia, falegname, trovò un pezzo di legno, che piangeva e rideva come un bambinoMastro CiliegiaC’era una volta...“Un re!“ diranno subito i miei piccoli lettori.No, r
Figuratevi come rimase quel buon vecchio di maestro Ciliegia!Girò gli occhi smarriti intorno alla stanza per vedere di dove mai poteva essere uscita quella vocina, e non vide nessuno! Guardò sotto i
“Ma di dove sarà uscita questa vocina che ha detto ohi?... Eppure qui non c’è anima viva. Che sia per caso questo pezzo di legno che abbia imparato a piangere e a lamentarsi come un bambino? Io
E perché gli era entrata addosso una gran paura, si provò a canterellare per farsi un po’ di coraggio.Intanto, posata da una parte l’ascia, prese in mano la pialla, per piallare e tirare a pulim
Il Grillo-parlanteVi dirò dunque, ragazzi, che mentre il povero Geppetto era condotto senza sua colpa in prigione, quel monello di Pinocchio, rimasto libero dalle grinfie del carabiniere, se la dava
Pinocchio riceve una catinellata d’acquaPer l’appunto era una nottataccia d’inferno. Tuonava forte forte, lampeggiava come se il cielo pigliasse fuoco, e un ventaccio freddo e strapazzone, fisch
Difatti si affacciò un vecchino, col berretto da notte in capo, il quale gridò tutto stizzito:“Che cosa volete a quest’ora?““Che mi fareste il piacere di darmi un po’ di pane?““Aspetta
Geppetto abbraccia Pinocchio che ha i piedi bruciatiIl povero Pinocchio, che aveva sempre gli occhi fra il sonno, non s’era ancora avvisto dei piedi, che gli si erano tutti bruciati: per cui appena