意大利语小说阅读:Italo Calvino(76)
bella la sua pistola: è l’unica cosa che resti al mondo a Pin. Pin
impugna la pistola e immagina d’essere Lupo Rosso, cerca di pensare a
cosa farebbe Lupo Rosso se avesse quella pistola in mano. Ma questo gli
ricorda che è solo, che non può cercar aiuto da nessuno, né da quelli
dell’osteria cosi ambigui e incomprensibili, né da sua sorella traditrice, né
da Pietromagro carcerato. Anche di quella pistola non sa che farsene: non
sa come si carica, se lo trovano con la pistola in mano sarà di certo ucciso.
La rimette nella fondina e la ricopre di pietre e terra ed erbe. Ora non gli
resta che mettersi a camminare a caso per la campagna, e non sa
assolutamente cosa fare.
Ha preso a seguire il beudo: nel buio a camminare per il beudo è facile
perdere l’equilibrio e mettere un piede a bagno nella cunetta o cascare nella
fascia di sotto. Pin concentra ogni suo pensiero nello sforzo di stare in
equilibrio: cosi crede di tenere indietro le lacrime che già gli pesano nella
voluta delle orbite. Ma il pianto già lo raggiunge, e annuvola le pupille e
inzuppa le vele delle palpebre; prima pioviggina silenzioso, poi scroscia
dirotto con un martellare di singhiozzi su per la gola. Mentre il ragazzo
cammina cosi piangendo, una grande ombra d’uomo sorge incontro a lui
nel beudo. Pin si ferma; e si ferma anche l’uomo.