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意大利语高级阅读第一篇(2)

分类: 意大利语  时间: 2023-08-03 09:17:31  作者: 全国等级考试资料网 
Premesse
Il significato di Identità culturale
In questo anno 2004 dieci nuovi Paesi sono entrati a far parte dell’Unione europea e portano culture diverse e diversi modi di espressione e comunicazione: diventa così molto importante fare il punto sulla nostra cultura intesa in senso lato come storia, arte, scienza e tutto ciò che può contribuire a definire la nostra identità.
Anche la Chiesa ha espresso con chiarezza il significato di identità culturale: “La cultura è l’elemento essenziale che costituisce l’identità della persona umana e di una comunità e che rappresenta un valore ed un diritto fondamentale”.
Il Santo Padre in particolare ha riaffermato il rispetto dovuto alle differenze esistenti tra le culture ed i popoli: Il diritto all’esistenza implica naturalmente, per ogni nazione, anche il diritto alla propria lingua e cultura, mediante le quali un popolo esprime e promuove quella che direi la sua originaria sovranità spirituale. La Chiesa, allora, nel momento in cui afferma e sostiene i diritti fondamentali dell’uomo e della comunità delle persone, afferma e sostiene il diritto di conservare e tutelare la propria cultura, di sviluppare la cultura propria di ciascuna comunità sociale in dialogo con le altre comunità, di difenderla da minacce di forzate omologazioni.
Perdere la propria cultura significa, per una persona o per una comunità, perdere la propria identità essenziale e più profondamente, perdere la propria anima. Lo spaesamento, di cui parlano filosofi e sociologi, consiste in questo: apparentemente siamo a casa in ogni parte del mondo, ma in realtà siamo senza più Paese, senza più casa e cultura, senza più una chiara identità sia a livello personale sia a livello comunitario, sociale e anche, talvolta, religioso.
Il Santo Padre nel Messaggio al Card. Miloslav Vlk, Presidente del Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa ha ricordato che l’Europa non può essere compresa senza le culture, le tradizioni e valori diversi dei Paesi che la costituiscono (Mons. Gergely Kovacs, Officiale del Pontificio Consiglio della Cultura)
L’Europa e la cultura
L’Unione rispetta l’identità nazionale dei suoi Stati membri (articolo 6, paragrafo 3, del trattato UE). L’UE non deve essere una fusione di stati, bensì un’unione di stati membri, che conservano le loro caratteristiche nazionali. E’ questa diversità di caratteristiche e di identità nazionali che conferisce all’UE la sua forza morale, che essa mette al servizio di tutti.
Durante la Presidenza italiana sono emerse le priorità europee anche alla luce del lavoro già svolto dall’Unione europea in tema di istruzione e cultura:
Una delle priorità definite nella cosiddetta “Strategia di Lisbona” è il rafforzamento dell’insieme delle politiche volte a creare “L’Europa del sapere e della conoscenza”, valorizzando la centralità dei bisogni, degli interessi e delle aspirazioni degli studenti, che rappresentano i principali utenti dell’istruzione e della formazione. Rendere l’apprendimento più attraente diviene pertanto una scelta obbligata per prevenire e combattere il fenomeno della dispersione scolastica e del disagio giovanile; sempre a Lisbona i leader dell’Unione Europea hanno riconosciuto che la futura competitività dipende da una politica rinnovata di istruzione, all’insegna dell’apprendimento in linea (eLearning) e della formazione professionale lungo tutta la vita.
Infatti è importante rendere le possibilità di apprendimento più visibili e accessibili, moltiplicando i centri locali di apprendimento, soprattutto per gruppi come le minoranze etniche, le persone con disabilità e il mondo rurale; il Ministro per i Beni e le Attività Culturali, Giuliano Urbani, ha lanciato il “Progetto Agenore, alle radici dell’Europa di ieri, oggi e domani” inteso come strumento di conoscenza e promozione dell’identità culturale europea. Nell’ambito di tale progetto è prevista la creazione “on line” di un “thesaurus” dei valori caratterizzanti la civiltà europea, che ciascuno stato membro individuerà nelle rispettive culture nazionali e regionali, quale contributo alla formazione di una comune civiltà e di un condiviso sentimento di cittadinanza;
un altro asse importante dell’azione dell’Unione europea sono gli interventi atti a far conoscere ed apprezzare le opere d’arte.
L’accesso alle opere d’arte viene promosso anche nel quadro
dei programmi di ricerca “Società dell’informazione conviviale” e in particolare la sua azione riguardante “i contenuti e strumenti multimediali” che incoraggia l’utilizzo dell’informatica e l’uso di Internet per divulgare e valorizzare le opere d’arte conservate, ad esempio, nei musei;
il Consiglio d’Europa enuncia che in Europa, il patrimonio culturale è riconosciuto come veicolo di identità culturale. La conoscenza di questo patrimonio dipende sia dalla qualità della sua valorizzazione sia dalla capacità degli europei di riconoscere e apprezzare i beni culturali nazionali e quelli degli altri paesi dell’Unione;
nell’ambito della Società dell’informazione, la CE ha sviluppato azioni e programmi che guardano notoriamente la promozione della diversità culturale attraverso l’utilizzazione delle tecnologie d’informazione e di comunicazione. I Ministri della Cultura, riuniti a Tessalonica nel maggio 2003 hanno dibattuto sulla questione relativa allo strumento interno sulla diversità culturale e hanno concluso: “L’Europa è un continente di culture e non può accettare la minaccia di una omogeneità culturale nè la minaccia di uno scontro di civiltà: gli europei chiedono la salvaguardia e promozione delle diversità culturali.
La salvaguardia delle diversità culturali sarà legata agli obiettivi dello sviluppo durevole e del dialogo interculturale attraverso la promozione dell’attività creatrice e delle espressioni artistiche

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